Cosa Vedere a Brescia, la guida completa per il turista

Brescia è particolarmente interessante da visitare per le tante opere d'arte, i monumenti e le piazze riconducibili ad epoche e a stili diversi, attraverso le quali è anche possibile ripercorrere la storia della città lombarda dall'antichità al secolo scorso. 

Possiamo partire da Piazza del Foro, il cuore di Brescia in età romana ed oggi un importante sito archeologico nel quale osservare le rovine dell'antico tempio capitolino (Capitolium), del teatro e del foro. 

Dalla Brixia romana ci incamminiamo verso il Duecento, uscendo dal centro storico verso il colle Cidneo per ammirare il castello voluto dai Visconti nel Medioevo e rimaneggiato nei secoli successivi, venendo così a rappresentare un'eccezionale fonte storica oltre che una meravigliosa fortezza aperta ai turisti.

E' piacevolissimo entrare in quella che è stata la maestosa fortezza di Brescia, passeggiare nel vasto parco godendosi il panorama dalla collina ed entrare nel castello dove sono conservate collezioni d'armi antiche, uno dei vanti dei bresciani, ed opere d'arte d'indubbio pregio, magari concedendosi anche un giro nei sotterranei del castello intrisi di suggestioni.

Sempre al Duecento risale il Broletto, il più antico palazzo pubblico cittadino, essendo la residenza dei Signori bresciani nel corso del Medioevo. Il palazzo sito tra Via Mazzini e Piazza Paolo IV (già Piazza del Duomo) è stato eretto in tipico stile romanico, quindi completato con l'immancabile torre medievale alta oltre 50 metri e nel Seicento arricchito da un porticato con loggia.

Dal primo palazzo del potere a quello attuale, ovvero il celeberrimo Palazzo della Loggia edificato alla fine del Quattrocento, durante la dominazione dei Veneziani desiderosi di offrire ai bresciani un edificio in cui si svolgessero le udienze del podestà.

Il magnifico edificio rinascimentale in marmo bianco è divenuto uno dei simboli di Brescia, celebre per le sue eleganti logge e la cupola ricostruita agli inizi del Novecento riprendendo le forme di quella originale del 1560, andata distrutta pochi anni dopo per un incendio, insieme ai dipinti di Tiziano che vi erano custoditi.

 

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